Stop alla burocrazia: l’Abruzzo regione apripista nello snellimento delle forniture dei dispositivi medici

La soddisfazione di Mauro Menzietti (Ana) e Angelo Massimiani (Fioto)

Parola d’ordine: semplificazione. È quanto ha deciso la Regione Abruzzo che grazie alle norme contenute nell’Ordinanza n 60 del 15 maggio 2020 (Misure urgenti per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID) ha individuato percorsi semplificati di erogazione ed accessibilità per tutte le prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa. Una mano tesa a tantissimi assistiti che spesso a causa delle lungaggini burocratiche, aggravate dall’attuale situazione di emergenza sanitaria, non riuscivano a vedersi garantito un tempestivo accesso alle nuove forniture o al rinnovo delle stesse. L’Ordinanza prevede lo snellimento dell’iter in quanto gli assistiti potranno recarsi direttamente presso un fornitore di libera scelta, autorizzato o accreditato, che potrà gestire direttamente la pratica, naturalmente sotto la propria responsabilità.

Grande soddisfazione è stata espressa da Angelo Massimiani, presidente della Fioto Abruzzo (Federazione Italiana degli Operatori in Tecniche Ortopediche) e Mauro Menzietti, presidente Ana (Associazione Nazionale Audioprotesisti). Entrambi sottolineano la sensibilità e lungimiranza dimostrata dalla Regione Abruzzo e in particolare del presidente Marco Marsilio, dell’assessore alla Sanità, Nicoletta Verì, e del Direttore Regionale Claudio D’Amario che hanno compreso la gravità delle situazione a danno dei cittadini bisognosi.

«La nostra Regione è stata la prima in tutta Italia ad adottare un simile provvedimento – ha sottolineato Angelo Massimiani – e ci auguriamo che questa procedura possa diventare la normalità anche una volta cessata l’emergenza. Sono stati eliminati passaggi burocratici spesso del tutto inutili, tutto a vantaggio dell’utente finale».

Dello stesso avviso Mauro Menzietti: «In un momento come questo è fondamentale venire incontro alle esigenze degli assistiti, soprattutto delle categorie più fragili. Così incoraggiamo e sosteniamo i cittadini nel loro percorso di cura che non deve essere interrotto. Penso agli anziani con disturbi uditivi, che rischiano un isolamento ancora maggiore o ai bambini alle prese con le didattica a distanza. Ma lo stesso vale per ogni genere di fornitura protesica. Fortunatamente la Regione ha ben compreso e riconosciuto l’importanza di garantire questo diritto ai cittadini. Ora ci impegneremo a far sì che queste procedure semplificate diventino la regola».

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