Vet in farmacia: +14% in un anno

La fine del primo lockdown, decretata un anno fa, non ha raffreddato il mercato in farmacia dei prodotti veterinari, che nei 12 mesi compresi tra maggio 2020 e aprile 2021 totalizza un giro d’affari di 373 milioni di euro, il 77,5% proveniente dal farmaco e la quota restante dall’extrafarmaco (alimentazione e dietetica, toelettatura, medicazioni eccetera). E’ la fotografia che arriva da Iqvia a una settimana di distanza dal report con cui Assalco – l’Associazione nazionale delle imprese del pet – aveva fornito un primo bilancio del giro d’affari raccolto nel 2020 dai canali specializzati e del Largo consumo.

Un confronto diretto tra i due mercati non è possibile perché i dati fanno riferimento a periodi diversi e i valori sono molto distanti (nei canali commerciali pet food e pet care valgono più di 2,2 miliardi di euro), ma salta agli occhi la differenza di passo: nei 12 mesi terminanti ad aprile, le vendite a valori della farmacia crescono sul periodo precedente del 14%, negli specializzati e Largo consumo l’incremento è di poco superiore al 4%.

Stesse distanze (ma sempre con l’handicap dei periodi che non collimano) anche nel mercato dei prodotti diversi dal farmaco, quello che nella grande distribuzione si chiama il pet care (accessori, prodotti di bellezza, lettiere, tappetini eccetera): Assalco riporta per il 2020 un giro d’affari di quasi 73 milioni di euro, in crescita del 2,3% a valori; nella farmacia, invece, il mercato vale circa 93 milioni (12 mesi terminanti ad aprile) e la crescita supera il 19%.

Serviranno altre osservazioni, ma è come se finito il primo lockdown la farmacia fosse riuscita a trattenere buona parte dei clienti che nella crisi pandemica l’avevano preferita agli specializzati (perché costretti a chiudere) o ai grandi supermercati (troppo affollati). Senza contare i nuovi clienti da fidelizzare: come rivela una recente ricerca di Italiani.Coop, il 52% delle mamme italiane progetta di adottare un pet entro la fine dell’anno. «Nell’analizzare l’andamento della veterinaria in farmacia ci sono due cose da considerare» commenta Emanuele Mormino, coach e fondatore di Pharmaway «per cominciare il peso delle abitudini: se la farmacia che hai scelto nel lockdown ti è piaciuta e ti sei trovato bene per qualità e assortimento, continui anche dopo; in secondo luogo, non dimentichiamo che nella seconda metà del 2020 e in questa prima parte del 2021 supermercati e specializzati hanno dovuto chiudere a singhiozzo, in base ai colori delle regioni. In ogni caso, è innegabile che molte farmacie si sono attrezzate e hanno colto le opportunità offerte dal momento».

(fonte Pharmacyscanner)

https://ascofarve.com/2021/05/28/vet-in-farmacia-14-in-un-anno/