Antibiotici, disponibile in Italia terapia innovativa efficace contro batteri multiresistenti

E’ disponibile anche in Italia in regime di rimborsabilità, una nuova terapia antibiotica che promette di essere efficace contro i batteri Gram-negativi, tra i nemici numero uno della sanità pubblica, in particolare dei pazienti ospedalizzati. La nuova arma, annunciata nel corso di una conferenza stampa organizzata da Pfizer, è una combinazione di ceftazidima, una cefalosporina di III generazione con profilo di efficacia e sicurezza ben consolidato, e avibactam, un nuovo inibitore della beta-lattamasi non beta-lattamico, che protegge la ceftazidima dall’inattivazione da parte della maggior parte delle beta-lattamasi. Ed è proprio quest’ultimo la reale innovazione terapeutica che caratterizza il nuovo antibiotico, avibactam, infatti, è capace di ripristinare e ampliare l’azione anti-infettiva di ceftazidima contro i patogeni Gram-negativi.

«La disponibilità di ceftazidima/avibactam riveste una fondamentale importanza» dichiara Claudio Viscoli, Direttore Clinica Malattie Infettive Università di Genova e Policlinico San Martino e Presidente della Società Italiana di Terapia Antinfettiva (Sita) «si tratta di un nuovo antibiotico di cui avevamo estrema necessità, perché attivo sulla famigerata Klebsiella resistente ai carbapenemici; è una prima soluzione a un grande bisogno insoddisfatto di antibiotici e, insieme ad altri antibiotici già arrivati o in arrivo, dimostra che la ricerca in questo campo non è morta. Avere disponibile questa nuova opzione terapeutica per le infezioni da batteri Gram-negativi resistenti, tanto attesa dai clinici, può cambiare lo scenario».

Ceftazidima/avibactam rappresenta un’alternativa terapeutica di alcune infezioni da batteri Gram-negativi multiresistenti, compresi quelli resistenti agli antibiotici carbapenemi, rispondendo così a una delle più importanti esigenze mediche insoddisfatte nella lotta alle infezioni batteriche ospedaliere. Uno studio appena pubblicato sulla rivista Pnas, del resto, evidenzia come tra il 2000 e il 2015, il consumo di antibiotici sia salito del 39% in tutto il mondo. Probabilmente per via del significativo aumento dell’uso di antibiotici nei paesi a basso e medio reddito. Dati che indicano la necessità di una sorveglianza globale coerente della resistenza agli antibiotici e delle politiche per ridurre l’uso non necessario di antibiotici. In Italia il problema delle resistenze agli antibiotici è particolarmente critico; la percentuale di Klebsielle resistenti ai carbapenemi, antibiotici di ultima scelta, è arrivata a superare il 30%. Le sole infezioni ospedaliere causano ogni anno nel nostro Paese tra i 4.000 e i 7.000 decessi.

«Al momento i problemi maggiori sono quelli causati da patogeni Gram-negativi multiresistenti, appartenenti alla famiglia degli Enterobacteri e ai generi Acinetobacter e Pseudomonas – spiega Claudio Viscoli – le strategie che si possono mettere in atto per controllare la loro diffusione, oltre allo sviluppo di nuovi e più attivi antibiotici, sono fondamentalmente 4: prima di tutto dobbiamo conoscere l’entità del fenomeno, quanto è diffuso e dove; certamente poi dobbiamo controllare la trasmissione da paziente a paziente di questi patogeni, tramite quello che viene chiamato ‘infection control’, a livello delle strutture sanitarie; terzo punto, il buon uso, l’uso prudente e razionale degli antibiotici, per contrastare le infezioni e ridurre al minimo la pressione selettiva che seleziona i batteri resistenti, strategia nota come antimicrobial stewardship; quarto punto, infine, migliorare e rendere più rapida ed efficiente la diagnostica microbiologica».

Fonte: Doctor33 – http://www.doctor33.it/pianeta-farmaco/antibiotici-disponibile-in-italia-terapia-innovativa-efficace-contro-batteri-multiresistenti/#.WsN3SFgX-LE.facebook

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