Sente-Mente® e Risata Incondizionata Terapeutica

Sente-mente e Risata Incondizionata Terapeutica Sente-mente e Risata Incondizionata Terapeutica

Sente-Mente® è un progetto che si sta sviluppando a livello nazionale

Sente-Mente® è un progetto che si sta sviluppando a livello nazionale: nasce nel 2014 da un’intuizione di Letizia Espanoli, formatrice che da anni lavora con serietà e professionalità nell’ambiente socio sanitario.
L’aspetto innovativo del modello è quello di riuscire a vedere nella persona affetta da demenza tutto il bello che ancora c’è e soprattutto quello che le persone sono ancora capaci di donare, nonostante la diagnosi.
È un modello assistenziale che non si limita nel far risaltare quello che si perde, ed è questo che lo differenzia da quelli attuali, che si focalizzano su quello che la persona non ha più, cioè la capacità di ricordare eventi recenti che inevitabilmente vengono meno con la diagnosi, ma che esalta la consapevolezza che gli individui affetti da questa patologia possiedono fino all’ultimo respiro, nonché la capacità di provare emozioni e soprattutto di “sentire” quelle degli altri.
E allora “De-mente? No! Sente-mente” perché se de-mente è inteso come privo della mente, sente-mente è quindi capace di andare oltre la razionalità mantenendo dentro di sè il nocciolo vitale che è la capacità che ogni essere vivente ha di provare emozioni.
Sente-Mente® è un progetto creato per dare l’opportunità alle famiglie e agli operatori di allenarsi ad una visione della demenza e della malattia capace di sottolineare la vita, le emozioni e le possibilità che continuano ad esistere.
I Felicitatori (professionisti dell’area sociosanitaria che hanno svolto un’apposita formazione) conducono i familiari verso questa nuova visione della malattia fornendo strumenti innovativi per affrontarla.
Il Modello Sente-Mente® si basa su sette pilastri che interiorizzati permettono alle famiglie e agli operatori di aumentare la capacità di affrontare la malattia: uno di questi è la Risata Terapeutica Incondizionata.
La risata costituisce lo strumento per aumentare la nostra intelligenza emotiva e per permettere di allenare i familiari ad attraversare il dolore con leggerezza, ma anche a celebrare i successi di ciascuno. Questo non significa ridicolizzare il dolore o banalizzarlo, perché deve essere vissuto; ma se diventa insostenibile la risata terapeutica diventa uno strumento per alleggerire e trovare nuove soluzioni. E’ di sostegno agli operatori nelle fatiche della quotidianità e contribuisce, grazie allo sviluppo di ossitocina ed endorfine, ad un maggior spirito di squadra e collaborazione. E’, insieme al Respiro, una risorsa individuale low cost.
Da anni vengono studiati i benefici della risata tanto da portare alla nascita, in America, della Getologia, lo studio metodologico del ridere in relazione alle sue potenzialità terapeutiche.
Lo Yoga della Risata è una disciplina ideata nel 1995 da un medico indiano, il dott. Kataria. Egli insegna che è possibile ridere senza bisogno di comicità e umorismo: il cervello non distingue la risata naturale da una auto-indotta e produce la stessa chimica nel corpo. La risata viene praticata come se fosse un esercizio fisico trasformandosi poi in spontanea e contagiosa grazie al gruppo, al contatto visivo e alla giocosità.
Questa disciplina combina esercizi di risata con esercizi di respirazione: la risata stessa è una combinazione di inspirazioni ed espirazioni profonde.
Quando ridiamo accadono cambiamenti bio-chimici nel corpo con conseguenti effetti sulla salute e sullo stato mentale e psicologico:
• aumenta l’ossigenazione del sangue e l’irrorazione sanguigna degli organi: questo diminuisce il rischio di contrarre tumori (O. Warburg)
• stimola la produzione di morfine naturali. Le endorfine aiutano a percepire meno il dolore e a ridurre la tensione fisica (Hassed, 2013). Le encefaline, invece, sono importanti nel stimolare il sistema immunitario nella produzione di anticorpi e prevenire così malattie (Sakai 2013);
• aumenta la produzione di serotonina, ormone della felicità e del buon umore, a sua volta precursore della melatonina, che regola il ciclo sonno-veglia. Diversi studi dimostrano come crea un miglioramento nel tono dell’umore e una riduzione della depressione (Dolgoff-Kaspar 2012; Shahidi 2011);
• abbassa il livelli di cortisolo, proteggendo dallo stress e dalle sue conseguenze;
• mette in circolo ossitocina.
Durante le sessioni con pazienti che con-vivono con la demenza, l’attività cardiovascolare è molto ridotta, la risata viene realizzata in periodi ripetuti ma brevi, lasciando molto spazio alla relazione e alla respirazione, permettendo la creazione di istanti di vita magici.

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Deborah De Angelis

Felicitatrice Senior del progetto Sente-mente®

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